Dal 2006 Black Series è sinonimo di auto speciali.
La prima Black Series fu una Mercedes-AMG SLK 55; seguirono poi altri cinque modelli memorabili per potenza, fattura e prestazioni.
Oggi è il tempo della Mercedes-AMG GT.
La cura Black Series l’ha trasformata in una vera e propria icona da trackday. Una metamorfosi evidente la cui fonte d’ispirazione arriva dal Motorsport, dove le Mercedes AMG GT3 e GT4 si battono nei campionati turismo.
Da queste vetture la Mercedes-AMG GT Black Series riprende le sembianze del frontale, caratterizzato da un’enorme mascherina e dall’esteso splitter inferiore regolabile su due posizioni (una per la strada, una più estesa per la pista). Ci sono poi le prese d’aria sui parafango anteriori che estraggono l’aria dai passaruota per convogliarla al posteriore stabilizzandolo, nuovi cofani in carbonio, inedite aperture dietro alle ruote anteriori, minigonne e l’enorme alettone posteriore, regolabile, e dotato di un’ala mobile superiore che si inclina fino a 20 gradi. Interventi che uniti al fondo piatto e a un nuovo estrattore contribuiscono a creare oltre 400 kg di carico aerodinamico a 250 km/h.
La natura “racing” della AMG GT Black Series è ben presente anche all’interno dove non mancano sportivissimi sedili a guscio, dettagli in fibra di carbonio e rivestimenti in Alcantara per la plancia, la corona del volante e i pannelli delle portiere, semplificati rispetto alle versioni più “docili” della GT. Optional pressoché irrinunciabile, l’AMG Track Package, che aggiunge un roll-bar in titanio e le cinture di sicurezza a quattro punti. Come sulle AMG GT R e Pro, in bella vista al centro della plancia si trova il selettore del controllo di trazione: è possibile regolarne l’intervento su dieci livelli (da completamente attivo a spento) lasciando il guidatore più o meno “libero” di gestire la potenza del V8 sulle ruote posteriori. Le interfacce multimediali comprendono un quadro strumenti digitale da 12”3, lo schermo centrale da 10”25 e piccoli schermi TFT a colori sul tunnel centrale che indicano le funzioni dei tasti dedicati alla dinamica di guida, con le regolazioni delle sospensioni, del “tono” dello scarico e della risposta del motore.
Ma solo schiacciando il pulsante di accensione si apprezza la più grande novità della Mercedes-AMG GT Black Series; l’otto cilindri biturbo da 4 litri profondamente rivisto per erogare ben 145 CV in più della più potente AMG GT a listino fino a oggi. Per ottenere tali prestazioni ci sono turbine e intercooler maggiorati, diversi alberi a camme e collettori di scarico, ma soprattutto un nuovo albero a gomiti piatto, invece che a croce; una soluzione solitamente utilizzata dalle supercar più prestigiose (come sulle berlinette Ferrari V8) che insieme al nuovo ordine di accensione dei cilindri assicura al motore di Stoccarda una risposta ancora più pronta agli input dell’acceleratore. La potenza massima di 730 CV è disponibile tra i 6.700 e i 6.900 giri (il limitatore entra a 7.200) mentre la coppia massima di 800 Nm è già disponibile a 2000 giri ed è costante fino a 6.000.
Basta ascoltare il rumore proveniente dai quattro terminali di scarico, più rauco e acuto degli altri otto cilindri della Mercedes, per capire le inclinazioni “corsaiole” della vettura. La trasmissione, sempre robotizzata doppia frizione a sette rapporti, è stata rinforzata per far fronte all’aumento di potenza ed è collegata al propulsore attraverso un nuovo albero di trasmissione in carbonio.
I passaggi di marcia sono rapidissimi e precisi anche grazie a un miglioramento dei tempi di risposta rispetto alle altre versioni dell’AMG GT. Un ulteriore modifica che contribuisce ai notevoli valori di accelerazione: da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi e da 0 a 200 km/h in meno di 9 secondi per una punta massima di 325 km/h.
Sensazionale, poi, la grande stabilità generale dell’auto: a quella derivata dal notevole grip meccanico, si aggiunge quella generata dal carico aerodinamico. A 250 Km all’ora, oltre 400 kg d’aria “schiacciano” la GT Black Series verso l’asfalto garantendo ancor più stabilità, grip e velocità nei curvoni veloci.
È proprio tra le curve, infatti, che la Mercedes AMG GT Black Series mostra tutte le sue abilità. Sebbene la posizione arretrata dell’abitacolo e il lungo cofano anteriore non diano subito la confidenza di alcune rivali a motore centrale-posteriore, l’AMG GT Black Series è super reattiva a ogni input dello sterzo e cambia rapidamente direzione garantendo tutta la stabilità che il pilota si aspetta. Altro punto di forza le sospensioni, riviste con nuovi e più leggeri elementi in alluminio, cuscinetti derivati dalle AMG GT da corsa e ammortizzatori a controllo elettronico. L’AMG GT Black Series monta coperture specifiche: semi-slick Michelin Sport Cup 2 realizzate su misura per questo modello. Misurano 285 mm davanti e 335 mm dietro.
In conclusione, guidare questa AMG GT Black Series è un’esperienza unica. Forse “guidare” non rende l’idea di come ci si senta a bordo di questo mostro.
Potenza, precisione, esuberanza, tenuta di strada, fluidità di guida, controllo anche in situazioni al limite, sono tutte prerogative che contribuiscono a far sentire il fortunato proprietario di questa vettura più un pilota che un guidatore.