La storia di Lamborghini è un vera epopea, ma la sua nascita ha più di un racconto da bar di paese della pianura emiliana.
Una sorta di leggenda, tutta vera ed incredibile, che unisce in un singolare destino due dei marchi più iconici dell’automobilismo mondiale; Lamborghini e Ferrari ed i loro storici fondatori.
La storia di ‘Lamborghini Automobili’ ha inizio nel 1963 per opera di Ferruccio Lamborghini, classe 1916, nato sotto il segno del Toro, protagonista della nascita dell’azienda e delle fasi iniziali della sua straordinaria storia.
Nel primissimo dopoguerra, Ferruccio fondò l’omonima fabbrica di trattori, che lanciò e consolidò, creando un vero punto di riferimento nel settore.
All’inizio degli anni Sessanta, Lamborghini, ormai uomo di successo, decise che avrebbe fabbricato un’automobile supersportiva con cui fare concorrenza a Ferrari, dando modo di pensare a molti che fosse impazzito. Costruire un’auto del genere in concorrenza con Ferrari era visto come un’inspiegabile stravaganza; qualcosa che avrebbe rischiato di mettere in serio pericolo le floride attività di famiglia fondate sulla fabbrica di trattori. Quello che sarebbe stato il futuro di un’idea stravagante non era ancora chiaro, forse nemmeno al suo autore…

Poche auto riuscirono a cambiare il mondo dell’automobile come fece la Miura. Con un motore V12 centrale e ed una linea unica, la due posti della Casa del Toro ha ridefinito il concetto di auto sportiva. Al suo debutto la Miura era l’auto più veloce del mondo: con una velocità massima di 280 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi.
La Miura 350 CV fu prodotta in 475 unità. Ma la sua storia proseguì con ulteriori sviluppi. La Miura S con 370 CV e la Miura SV, con parafanghi più larghi e un motore potenziato da 385 CV con sistemi di lubrificazione separati per motore e cambio.