Il Rolls-Royce Automobilmuseum Franz Ferdinand Vonier di Dornbirn in Austria è una vera e propria chicca.
Nascosto in una lussureggiante valletta solcata dal fiume Dornbirner Ah, affluente del magnifico lago di Costanza, custodisce alcuni dei pezzi più incredibili mai prodotti dalla casa di Goowood.
Il museo è stato fondato nel 1999 da Franz Ferdinand Vonier, grande conoscitore del marchio inglese, che nell’arco di un’intera vita, è riuscito a collezionare più di 60 esemplari unici di Rolls-Royce nonchè migliaia di cimeli appartenenti a diverse epoche.
Negli anni Vonier, figlio di contadini, diviene un vero e proprio specialista della casa dello Spirit of Ecstasy accumulando esperienze in Svizzera ed in seguito alla Rolls-Royce in Inghilterra.
Lavorando su modelli degli anni ’20 in poi, accumula esperienze e conoscenze straordinarie. E’ infatti da considerare il fatto che una Rolls-Royce degli anni ’20 era un pezzo unico fatto a mano. Il suo valore era quello di una piccola tenuta di campagna ed era progettata per percorrere oltre un milione di chilometri.
Il Rolls-Royce Automobilmuseum si sviluppa su tre piani.
Al piano terra ritroviamo auto, motori (tra cui anche un esemplare aeronautico) pezzi di ricambio originali d’epoca, cimeli di ogni genere ed una piccola officina con attrezzi e strumenti Rolls-Royce.
Salendo al primo piano, il visitatore si imbatte in un vero e proprio tripudio di pezzi unici; il reparto Phantom.
Qui sono custoditi decine di esemplari dalle caratteristiche e dalle storie uniche. Un vero tesoro che ogni appassionato di auto dovrebbe poter ammirare.
Il secondo piano accoglie infine 2 fantastichi esemplasi di Phantom Open Touring e diverse vetrine contenenti particolari e pezzi cromati, come fari di ogni foggia e dimensione, contagiri, orologi, collettori, trombe e contachilometri che attirano l’attenzione del visitatore in uno sfavillio di luci riflesse.
Alla fine della visita, immersi ormai in una atmosfera fuori dal tempo, il distacco è difficile.
Salendo sulla vostra auto per proseguire verso la prossima meta, vi troverete a pensare “avrei dovuto fermarmi ancora un po’ per ammirare tanta bellezza…”