Rolls Royce CULLINAN, superfluo parlare di classe, eleganza, lusso e comfort. Oggi vogliamo approfondire un aspetto diverso del diamante di Goodwood; parleremo qui delle sue doti da fuoristrada e delle sue potenzialità come all-terrain.

IL TEST
La Casa di Goodwood ha organizzato nello stato nordamericano dello Wyoming un test per addetti ai lavori per mettere alla frusta il primo sport utility con la statuetta dello Spirit of Ecstasy, la nuova Regina del fuoristrada e se preferite il Re dei SUV; quella che alcuni reporter di una delle principali testate specialistiche americane che hanno partecipato all’evento ha definito una Phantom VIII sviluppata in verticale.
IL COMPORTAMENTO
Nella guida sulle strade ghiaiose del Wyoming più di ogni altra caratteristica (e bisogna tener conto della massa di questo SUV, 2.660 kg) impressiona il fatto che Cullinan non ha raffinati sistemi di gestione della dinamica di marcia e delle sospensioni – come tutti i modelli rivali – ma un solo comando che recita “off-road”. Una volta premuto il pulsante l’auto si solleva di 4 centimetri grazie alla presenza delle sospensioni pneumatiche e il sistema di controllo della trazione diventa più “aggressivo”.
Al resto pensano le grandi ruote da 22 pollici (gommate Continental ContiSportContact) e soprattutto la coppia disponibile, ben 850 Nm a soli 1600 giri. Così Cullinan riesce a superare ostacoli che nessuno oserebbe mai parare sul cammino di un Re o di una Regina, e scalare pendenze anche importanti.
Ma dove il comportamento di Cullinan è davvero regale è sulle strade sconnesse percorse velocemente: facendo ricorso al sistema che Rolls-Royce chiama, non a torto, Magic Carpet, il SUV viaggia proponendo un livello di confort che nessun altro mezzo di questa categoria può assicurare. Il segreto del “tappeto magico” sta nel dispositivo Flagbearer che, basandosi sulle informazioni fornite da telecamere stereoscopiche, ‘legge’ con anticipo rispetto alla posizione del Cullinan lo stato della superficie della strada e regola la sospensione attiva in pochi millisecondi.

LE SENSAZIONI
Il risultato secondo i fortunati protagonisti del test svoltosi a Cheyenne è che «i sentieri rocciosi e i solchi vengono affrontato con una compostezza che alcune macchine fanno fatica a mantenere anche sull’asfalto liscio». Sotto al cofano c’è un V12 6,75 litri da 580 cv, che non solo “spinge” molto forte non appena si schiaccia l’acceleratore, ma offre – in combinazione con la trasmissione automatica a 8 rapporti – una fluidità e un silenzio che potrà fare ingelosire anche i prossimi SUV di lusso completamente elettrici.
A questo punto non resta che provarla….